nato da una richiesta dellamministrazione provinciale di napoli - città metropolitana - è stato presentato a dicembre 2004 artefacto, progetto per la realizzazione di un archivio/spazio espositivo on-line tematico dedicato alla video arte ed allarte elettronica. il progetto verrà presentato dallassessorato provinciale alla cultura alla prossima sessione di bilancio del 2005
artefacto è un museo ma anche una galleria, una biblioteca, un centro documentale e di ricerca e uno spazio espositivo aperto con sezioni dedicate a materiali storicizzati ma anche ai giovani talenti e agli esordienti.
il cuore di artefacto si presenta come un archivio digitale di materiali documentali vari (audiovisivi, immagini testi) archiviati mediante luso di un database, attivo e accessibile via internet. una piattaforma interattiva sviluppata con linguaggi di programmazione idonei a renderlo, oltre che uno spazio espositivo di fruizione universale con vocazione allo sviluppo ed al mutamento, anche uno strumento prezioso per operatori e studiosi.
lidentità di artefacto è quella di uno spazio di raccolta ed esposizione on line di opere di video arte e arte elettronica.
data la sua natura immateriale e configurabile si presenta come una entità integrabile e intearagibile con altri database affini.
sono, infatti, già previste integrazioni con progetti affini come quello a cura di art metropole e vtape di toronto,
con Electronic Art Intermix di New York e collaborazioni con il MoMA di New York e il PAN di Napoli
daniel buren
Daniel Buren
TRAVAUX-SOUVENIRS
Napoli - 25 ottobre/24 novembre 2005
Un evento didattico che analizza, con l'ausilio di foto, testi ed audiovisivi, il lavo-ro ed il metodo di Daniel Buren attraverso l'esame di alcuni lavori fondamentali della sua attività dal 1965 ad oggi.
sede
Istituto Francese di Cultura a Napoli Le Grenoble
organizzazione
associazione culturale artefactory 41.14
cura Daniel Buren
direzione Marco De Luca
Comitato d'Onore
Mariagloria Conti Bicocchi
Bruno Corà
Graziella Lonardi
Giuseppe Merlino
con il sostegno di
Gruppo ALTRAN Italia
Banca DEXIA Crediop
Assessorato ai Beni Culturali e Paesaggistici della Provincia di Napoli
Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli
con la collaborazione di
Istituto Francese di Cultura a Napoli Le Grenoble
PAN - Palazzo delle Arti Napoli
Calendario: 25 ottobre/25 novembre
25 ottobre
ore 19.00 inaugurazione presso l'Istituto di Cultura Francese di Napoli
Le Grenoble con la presenza di Daniel Buren
26 ottobre
ore 12.00 presentazione della sezione sul lavoro in situ Cerchi nell'acqua realiz-zato alla sede dell'ARIN di Ponticelli e del relativo catalogo edito da Incontri In-ternazionali d'Arte, con la presenza di Daniel Buren
L'evento - descrizione
Nel Le Grenoble saranno proiettati video su pareti in due sale tramite video-proiettori e su quattro monitor al plasma da 40 distribuiti nelle sale.
Le presentazioni illustreranno attraverso una sequenza di oltre 2000 immagini in sequenza divise su quattro monitor alcuni lavori scelti dall'artista per illustrare significativamente il suo percorso tra cui:
Palais-Royal/ Paris - Centre Pompidou/ Paris
Place des Terreaux/ Lyon - Guggenheim Museum - New york
(nota: si tratta di diaporama. Sequenze di fotografie di opere e di allestimenti precedute da didascalie. Il tutto montato su DVD in loop analogamente a quelli allestiti per la mostra the eye of the storm al Guggenheim, lo scorso marzo).
La sala cinematografica del Grenoble proietterà documentari originali realizza-ti in vari periodi sull'attività dell'artista.
In particolare:
- Le musée qui n'existait pas / 2002
documentario sull'elaborazione dell'esposizione realizzata al Centre Ge-orges Pompidou a Parigi nel 2002
- Watch the doors please! / 1980
Film girato da Daniel Buren che documenta il suo intervento al Art Institute of Chicago 1980
- Couleurs (version n°2) / 2002
Opera originale video realizzata per la diffusione su DVD e diffusa nelle scale esterne del Centro Pompidou durante la mostra del 2002
Inoltre sarà proiettato in anteprima il documentario sull'artista realizzato da Les Poissons Volants e girato da Stan Neumann per ARTE (Daniel Buren and the Guggenheim).
Pannelli didascalici con foto e testi illustreranno sinteticamente il contenuto degli audiovisivi in mostra accompagnando i visitatori nella lettura. Inoltre saranno e-sposti cataloghi di mostre precedenti alcuni dei quali (l'antologico Mot a Mot e quello del centro Pompidou) saranno a disposizione del pubblico per la consulta-zione.
Una rassegna di manifesti di precedenti interventi dell'artista completerà l'esposizione.
Il PAN - palazzo delle arti di Napoli di Palazzo Roccella ospiterà proiezioni sui monitor al plasma, distribuiti ad ogni piano del museo, di una sequenza di immagini a documentazione della genesi e dello sviluppo del lavoro in situ Cer-chi nell'Acqua all'ARIN di Ponticelli.
gesture
il gesto naturale e la sua
formalizzazione culturale nelle arti:
danza, teatro, video, architettura, ati visive, fino a oltre i limiti della fisicità.
il gesto come forza urlante, necessità vitale, espressione universale subito interpretabile, senza necessità di traduzione, gesto che nasce nell'uomo e con l'uomo, espressione comune a ogni latitudine della terra.
gesti che nascono prima del concetto stesso di cultura, ma dei quali la cultura si appropria estrapolandoli spesso dal loro fine utilitaristico per renderli esemplari, gesti che, tolti dalla loro funzione divengono vuoti, pura espressione estetica, ma ancora universalmente protagonisti di una nuova necessità attestante le relazioni tra natura e cultura, come le parole da suono elementare a espressione raffinata del pensiero, i gesti da pura necessità a pura espressione estetica.
il progetto mira a definire possibili modelli interculturali per cercare una identità comune europea attraverso lo studio e la rappresentazione di forme primarie di comunicazione; investigherà le diverse espressioni non verbali e paralinguistiche riflettenti le multiple immagini delleuropa contemporanea, da cui potere sviluppare modalità per condividere e diffondere culture locali attraverso diversi paesi.
in una società in costante evoluzione, le richieste impellenti -innanzitutto di identità, di forme comunicative e linguaggi, poi di comparazione e integrazione con linguaggi altri -
sono quelle su cui si fondano le espressioni artistiche:
quindi il progetto intende occuparsi del tema del gesto attraverso specifici, diversi approci culturali e artistici, per una visione multidisciplinare e interdisciplinare.
ci si concentrerà in particolare sulle giovani generazioni di artisti, invitati a prendere parte e offrire le loro possibili risposte attraverso nuove creazioni.
partners:
fondazione fabbrica europa
per le arti contemporanee,
florence
comune di firenze
artefactory 41.14,
procida (naples)
muzeum institute for art production
distribution and publishing,
ljubljana
artimage,
graz
chapter arts center,
cardiff
mercat de les flors,
barcelona
a project supported by
www.gestureineurope.net
step 2 genealogy of gesture
with the coordination of artefactory 41.14
directed by maria gloria conti bicocchi
L'identità europea si rapporta a sé stessa non solo raccogliendosi nella differenza con sé ma anche aprendosi senza potersi più raccogliere
Jaques Derrida
É idea condivisa da molti intellettuali e filosofi europei che il marchio di esistenza dell'Europa sia l'ambiguità, o "hantise", come la chiama Jaques Derrida; i suoi effetti reali dipendono proprio da questa ambiguità, dal suo non-esistere. L'idea stessa di identità culturale europea è in funzione di uno spazio geografico i cui limiti e confini mutano continuamente.
All'interno dello spazio geografico Europa, l'identità assume un significato fluttuante, che vive di connessioni, superando così la contrapposizione tra universalismo e particolarismo. E' proprio osservando la gestualità nei luoghi dove queste connessioni si creano che si realizza la video documentazione che proponiamo, sull'espressione gestuale nelle diverse culture europee, come una lente di ingrandimento che si focalizzi sul corrispettivo a livello micro dello spazio geografico Europa: lo spazio pubblico urbano.
La ricerca si fonda sull'osservazione e registrazione della gestualità nei momenti di incontro che avvengono appunto negli spazi pubblici urbani, come un affresco della gestualità, una babele estetica colta di come si esprime la gente.
Il luogo primario di questa ricerca sarà Napoli. E' infatti in questa zona dell'Italia meridionale che nacque e visse Andrea De Jorio,
considerato il primo etnografo della gestualità: autore del libro (1832) La mimica degli antichi investigata nel gestire napoletano, tradotto da Adam Kendon, De Jorio dimostra come sia nella zona del napoletano che la gestualità si sviluppa come pura forma di comunicazione, forma usata tutt'oggi suscitando interessanti corrispondenze tra il gestire quotidiano e quello dialettale teatrale.
research and documentation
La ricerca che stiamo affrontando nei diversi luoghi delle città europee scelte (per iniziare Napoli, Procida, Cardiff e Atene, quindi Barcellona, Liubjana e Graz e forse altre), è linizio della realizzazione di un progetto che si propone di studiare quanto i significati dei gesti, a cominciare dalla loro più elementare e antropologica componente comunicativa, differiscano da un paese allaltro, da una latitudine allaltra, da una cultura allaltra.
Pur avendo necessariamente la stessa matrice nel linguaggio primitivo, lo stesso gesto subisce delle metamorfosi nel significato che diviene differente a seconda del contesto culturale, sociale e geografico in cui viene espresso.
Uscendo dallapparente banalità di questa lettura, realizzeremo dei montaggi diversi dallo stesso materiale registrato, lapproccio sarà quindi tanto di lettura antropologica che sociologica, semantica, ideologica eccetera, fino alla scoperta, allinterno di tutto il materiale girato, della sua valenza artistica, dellesteticità forse ormai inutile a una comunicazione solo utilitaristica, ma assolutamente necessaria alla comunicazione culturale della bellezza (si immagini certi gesti nella danza di Pina Bausch, Trisha Brown e altri danzatori che amo chiamare espressionisti del nostro tempo).
Il gruppo di lavoro è formato da sei giovani, Nicole Leghissa, Vanessa Lepre, Francesco Tancredi, Silvia Palmia e Tommaso Arosio che si sposteranno con telecamere, cavalletti e macchine fotografiche nei paesi coinvolti nella ricerca (che sono poi i paesi partners di questo progetto europeo), ed ancora, in ogni paese, in luoghi prescelti tra i più sintomatici alla nostra documentazione, come mercati, stazioni, strade affollate, ecc.
Il progetto prevede una fase di montaggio a Procida nel maggio 2005, dove si affronterà , già in questa prima lettura, le diverse valenze linguistiche insite nel materiale registrato (antropologiche, semantiche, sociologiche, estetiche ecc), con il prezioso apporto scientifico dei professori Adam kendon, Carla Cristilli, Giovanni Manetti e Maria Graziano. Questa prima parte della nostra ricerca culminerà nel settembre 2005 con una serata finale dove verranno proposti, contemporaneamente in tutti i paesi protagonisti della ricerca, i video dei diversi montaggi realizzati con il materiale girato nelle diverse città, creando così un happening allargato che vedrà la ricostruzione geografica della collocazione dei diversi paesi, ridisegnata dai monitors nello spazio prescelto, secondo una esatta sequenza: guardandosi intorno si potrà vedere nei vari video i gesti significativi registrati sì in spazi simili (bar stazioni etc) ma in luoghi tra loro lontani culturalmente e geograficamente, analizzare dove e in cosa coincidano, dove si distanzino nella loro rappresentazione.
A loro volta queste cinque serate in contemporanea nelle cinque città'e0 europee, saranno registrate con una telecamera per creare ancora (come uno specchio che rispecchi un altro specchio) unultima proiezione finale che includerà non solo quanto realizzato fino a settembre 2005, ma unulteriore riprova delle eventuali differenze o similitudini nelle reazioni espresse con i gesti dalle persone che avranno assistito alle serate di settembre.
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